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5 libri suggeriti da Anna Nihil

Foto mia (cartacei e ebook)
Come vi dicevo, quest’anno ho dovuto limitarmi a seguire il Salone Internazionale del libro di Torino via social, attraverso i messaggi e le foto degli amici autori. 

Una delle più belle notizie è stata il sold out di Gianluca Villano. 
Saga della Corona delle Rose (vol. 1 e 2) di Gianluca Villano 
Non posso che guardare con ammirazione l’opera di Gianluca Villano. Non ha creato solo una storia e dei personaggi, ma nuovi mondi, abitati da popoli diversi, con un passato e una propria lingua. Dominare tutta questa quantità d’informazioni non è semplice. La cura di Gianluca Villano per i suoi testi è maniacale. Offre anche un glossario, la cronologia, mappe e illustrazioni dei luoghi dove si svolge l’azione. È un autore self che sa il fatto suo. Dovendo ragionare anche da editore, ha saputo crearsi un suo affidabile team di collaboratori per la cura del libro (a partire dalle bellissime copertine di Andrea Tentori Montalto) e per i costumi. Voi direte: costumi?! Eh, sì, potreste incontrare a qualche fiera del libro il bravo Gianluca Villano nei panni di Logren, il protagonista della sua saga! Perché Gianluca e Logren sono un po’ la stessa persona. 
Nella saga vediamo crescere Logren, da ragazzo timido e incerto a uomo saggio che decide di assumersi il peso delle sue responsabilità. Un protagonista molto umano e vero, con le sue fragilità e il suo impegno costante per il bene della sua gente. 
Pur essendoci questa grande connessione tra autore e personaggio, pur apparendo sempre in copertina, Logren in realtà non è un protagonista dominante. Nel secondo libro, ad esempio, cede talmente tanto spazio al capitano Pellin che io ho finito per affezionarmi molto di più a quest’ultimo. Credo sia dovuto a una precisa volontà dell’autore di far crescere il più possibile questa saga, fino a raccontare al meglio ogni singolo personaggio. 
Consiglio questa saga a gli amanti del genere. Se avete amato Tolkien, date una possibilità a un autore italiano, che scrive spinto da un’enorme passione. 

Un’altra autrice self che ha conquistato molti fan e venduto molte copie al #SalTo2018 è Concesion Gioviale (nota anche come Veronica C. Aguilar), una delle nostre memorabili protagoniste di “Autori in Video”
La Bilancia dei Mondi Divisi (vol. 1) di Veronica C. Aguilar/ Emiliano Guiducci 
Una saga ideale per le teenager appassionate di fantasy. Lo definirei un fantasy romance, visto che non mancano amori e momenti hot per la bella protagonista. La storia prende il via nell’Italia degli anni ’90, Sara sembra un’adolescente qualunque, un po’ timida e taciturna, ma nasconde un segreto e grandi poteri. Non sarà facile per lei uscire dal guscio, per fortuna a scuoterla dal suo torpore arriva il bel Tobia… e dei demoni da sconfiggere! Per la serie: o combatti o muori. 
Ho percepito due scritture diverse, forse è dovuto ai due autori? O a recenti revisioni? Il romanzo ha per lo più un andamento molto spontaneo, rapido e giovanile, mentre rallenta sulle scene hot dove la descrizione si fa minuziosa, esattamente come va di moda oggi. Una cosa è certa, Veronica C. Aguilar sta crescendo a vista d’occhio, imparando a muoversi come una vera editrice di se stessa, perché questo significa essere una self-publishing. Pur avendo accanto un valido team di collaboratori (co-autore, disegnatori, editor, lettori beta), l’autore non può esimersi dal seguire ogni fase della creazione del libro, senza scordarsi di promuovere il proprio romanzo tra brave blogger e le fiere più importanti dell’editoria. In questo, Veronica è una forza della natura! Mette il cuore in tutto ciò che fa, e non è un caso che la sua sensibilità la spinga ad avere una grande capacità di osservazione dell’animo umano e delle sue più profonde emozioni. 

Dai fantasy… passo ora a un fantastorico! Per la prima volta al Salone, edito da Lettere Animate
L’Impero d’Acciaio (vol.1) di Claudio Bolle 
Quattro italiani (due donne e due uomini) e tre soldati americani si incontrano. Cosa c’è di strano? Gli italiani arrivano dal 2015, i soldati dal 1944! Tanto per complicare la situazione, i sette protagonisti sono finiti in un’altra epoca a loro estranea: i gloriosi anni dell’Impero Romano.
Accettano con molta razionalità di adattarsi a questa insolita avventura, senza perdersi mai in inutili piagnistei. Del resto, non ne hanno il tempo, vengono subito travolti dagli eventi, scoprendo dei sensuali benefici nel vivere tra gli antichi romani. Il sapere dei sette (in particolare dei nostri contemporanei) li porterà a godere della considerazione dell’Imperatore Tiberio. Riempiranno Tiberio di notizie, nozioni e suggerimenti… e lui li ascolterà con pazienza e interesse (anche se arriverà a esprime il desiderio di imbavagliarli per un po’, ma si limiterà a dirlo con ironia!). Riusciranno i nostri eroi a cambiare in meglio la Storia? 
Un romanzo realistico. Già, non è difficile cedere alla “sospensione dell’incredulità” grazie a una narrazione calma, senza sbalzi emotivi, e alla grande accuratezza storica, dovuta a un’innata passione dell’autore per questo periodo storico. I protagonisti, nel raccontare il nostro mondo davanti a degli increduli antichi romani, ci consentono di guardare con occhi nuovi il nostro tempo e renderci conto dell’evoluzione compiuta dall'uomo nei secoli. 
Un testo adatto a tutti, forse un po’ di più per un pubblico maschile adulto. Non so cosa accadrà ai nostri sette eroi nei prossimi libri, ma in questo primo volume sappiate che si distingue la tosta e disinibita Mara, professoressa di latino. Prof d’Italia, non può mancare nella vostra libreria! Credo sia uno dei rarissimi libri in cui potrete sentirvi protagoniste e orgogliose dei vostri studi, che si rivelano di vitale importanza. 

Concludo con un romanzo del genere che preferisco… un thriller! Pubblicato da La Corte Editore, che ha festeggiato in grande al Salone i suoi dieci anni di attività. 
I figli del male di Antonio Lanzetta 
L’autore ha esordito giovanissimo come scrittore di fantasy, per poi decidere di virare verso il thriller sentendo questo genere più consono alla sua età e a nuovi desideri di narrazione. A mio avviso, un influsso positivo del fantasy è rimasto nella sua scrittura. Forse sarò influenzata dalle letture precedenti, ma ho capito che il fantasy è una buona “scuola di scrittura”. Insegna a gestire molte informazione e a saperle porre in modo credibile al lettore. Se si riesce a fare tutto questo con il fantastico, quando si passa alla dura realtà del crimine, il risultato non può che essere una bomba. I protagonisti de “I figli del male” sono impressionanti, sembrano fatti di carne, sangue e ossa! Ormai temo di poterli incontrare per strada. Tommaso, Mimì, Teresa, Gioia, Salvatore, ogni singolo personaggio, persino Jack, prendono vita parola dopo parola, e si rivelano tutti fondamentali per il racconto. Una storia nera che ha le sue radici nel sud d’Italia degli anni ’50. Un serial killer che agisce indisturbato per anni, protetto e venerato come un dio. Compirà un passo falso che non sfuggirà a Flavio e Damiano. Rispettivamente un medico e uno scrittore, pieni di cicatrici e sete di giustizia, che non fa di loro degli eroi perfetti. Sono il male che combatte il male. 
Se volete leggere un thriller diverso dai soliti standard italiani, “I figli del male” fa al caso vostro! Vi suggerisco però di iniziare da “Il buio dentro”, primo libro in cui appaiono Damiano e Flavio per poter scoprire tutto di questa strana coppia contro il crimine.



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