“Il Fiume si divide” è il primo romanzo della trilogia che inizia la saga de “L’Impero d’Acciaio” e, come tutti gli altri romanzi del ciclo, può esser letto indipendentemente.
Parte da un evento inspiegabile, che porta quattro persone del nostro tempo per pochi secondi nel 1944, dove raccoglie tre militari alleati e infine tutti nella Roma del primo secolo, al tempo dell’Imperatore Tiberio.
Qui i sette saranno alle prese con gli usi locali e con la lingua e, arrivati a Roma, tenteranno di mettersi in contatto con l’Imperatore.
Vi saranno nuove amicizie, nuovi amori e parecchie trasgressioni, del tutto normali in quel contesto.
La storia si svolge in modo leggero, frizzante, spesso ironico, con fitti dialoghi, colpi di scena e una sottile vena d’erotismo.
Spiego la copertina, insolita per un romanzo così ambientato. Ho scelto per tutti i volumi della trilogia dei dettagli di dipinti di J.W. Godward, con giovani abbigliate sensualmente, perché nei romanzi non parlo di battaglie e legioni, ma di personaggi realmente esistiti, interpretandoli secondo quanto noto agli storici e degli usi, del cibo, delle leggi e dell’Urbe
L’ho fatto dopo essermi scrupolosamente documentato, al punto che credo di aver dedicato più tempo a quello che a scrivere la prima stesura dei romanzi.
Tuttavia non mi sono dilungato in descrizioni noiose, ma le ho fatte attraverso i personaggi e le situazioni narrate, nell’intento di portare il lettore nell’atmosfera del tempo.
A voi giudicare se vi sono riuscito.
Claudio Bolle
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