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5 libri suggeriti da "Il blog dell'editore"

Abbiamo il grande onore di dare il via alla nostra nuova rubrica "5 libri suggeriti da..." con la bravissima Sara Erriu, curatrice del "Il blog dell'editore"! Sara di libri ne legge tanti, siamo sicuri che troverete molto interessanti i suoi suggerimenti (potete trovare le sue recensioni in versione integrale su http://www.ilblogdelleditore.it/).

Foto di Sara Erriu, "Il blog dell'editore".


1 - “Il giardino di Elizabeth” di Elizabeth von Arnim 
“Il giardino di Elizabeth”, un romanzo autobiografico fresco e naturale, profumato e colorato. Boccata d’aria lontano dalla frenesia e dallo smog della città, fragranza di libertà e sensazioni, in un unico libro. Appassionata di letteratura di fine ‘800, non potevo lasciarmi scappare la scrittrice M. A. Beauchamp, in arte Elizabeth von Arnim, autrice australiana cresciuta in Inghilterra, autrice di numerosi romanzi, tra cui “Il giardino di Elizabeth” – la sua prima opera – “Un incantevole aprile” e “La fattoria dei gelsomini”, opere dolci e gioiose, che hanno molto d’autobiografico. Come già suggeriscono i titoli dei libri che hanno avuto maggiore successo, le trame ruotano attorno alla natura, nei suoi aspetti più immediati come in quelli evocativi. I colori, i profumi dei fiori, l’apertura, la sensazione di libertà che sono offerti dal giardino – a discapito della città – rappresentano efficacemente il solo, immenso messaggio che l’autrice vuole diffondere, il segreto che confessa ai suoi lettori: la gioia è lontano dal caos, è la pace del proprio giardino, con accanto le persone care. “Il giardino di Elizabeth” si può definire come una testimonianza di un passato e di un’epoca tanto affascinante quanto ottusa, ma anche un manifesto d’esaltazione per la vita di campagna. Un romanzo antico, ma ancora attuale, dove le abitudini frenetiche della città continuano a convincere migliaia di persone a tornare ad apprezzare la natura. Una caratteristica singolare che merita due parole è l’affascinante modo dell’autrice australiana di trattenere il lettore alle pagine, nonostante non vi sia una trama solida e complessa da seguire. Sicuramente la ragione di tale successo si ritrova nello stile narrativo tipico dell’autrice, un vero modello della letteratura classica. 


2 - “Cromorama. Come il colore ha cambiato il nostro sguardo” di Riccardo Falcinelli.
“Cromorama” si può definire un saggio completo, un percorso naturale e stimolante alla ricerca della più genuina essenza del colore, un universo che si snoda tra storia, percezioni e scienza, a dimostrazione del fatto che ogni connotazione cromatica porta con sè un messaggio, comunica, condiziona. La sempre maggiore frequentazione dei linguaggi industriali, senza neppure rendercene conto, influenza la nostra percezione, standardizzando gusti e aspettative in nome della società di massa. Mai quanto oggi, con l’avvento e lo stagnamento della società delle immagini, il colore ha assunto potenti connotati, in grado di comunicare, organizzare, valorizzare o nascondere, in modo più o meno velato. Suddiviso in quattro parti, ognuna deputata ad una specifica tematica, “Cromorama” affronta, in maniera flessibile e interdisciplinare, un fenomeno totalmente affascinante e vasto che per molti rimane sconosciuto, relegato ad una ristretta nicchia di curiosi ed esperti. Servendosi di elementi tratti dall’arte del cinema, del fumetto, delle fiabe, il saggio delinea una filosofia contemporanea dell’universo cromatico, che premette di comprendere meccanismi alla base della pubblicità, dell’alimentazione, dei gusti personali che hanno un fondamento, oltre che psicologico, scientifico. Il ragionamento che il visual designer Falcinelli articola è mirato a farci comprendere la vera natura dei colori, il loro inestricabile legame con uomo e società, che finisce per cambiare il nostro sguardo, orientare il nostro occhio a filtrare la realtà attraverso una lente da chimico. 


3 - “Introspettiva” di Serena Bilanceri 
“Introspettiva” è una raccolta di versi, emozioni e sentimenti impressi su carta, per non andare persi, per restare lì per te, per me, in ogni istante. Un’esortazione a scavare dentro se stessi e conoscersi, amarsi, nonostante le debolezze e i momenti bui. “Introspettiva” non delude. Il suo proporre, esternare sentimenti ed emozioni, delusioni e speranze, fa conoscere passo dopo passo una giovane poetessa toscana che ha tanto da raccontare. Tramite quel sottile velo, qual è il linguaggio della poesia, Serena Bilanceri apre il suo cuore, rivela parti di se stessa inediti e forse segreti, e induce di conseguenza a rispettare il patto che solo le buone opere sanno realizzare in modo implicito: quella relazione di solidarietà e reciprocità che rende intimi, a tal punto che anche le proprie emozioni più profonde finiscono per liberarsi, scoprirsi, venire alla luce – una sorta di maieutica socratica – e passare al vaglio della razionalità, dell’analisi, e purificarsi, attraverso accettazione e consapevolezza. Passando dalla sensazione di sentirsi perennemente attaccati al cordone ombelicale delle proprie radici, attraversando le varie fasi della vita, dall’adolescenza fino a raggiungere l’età adulta, il sentirsi passivi di fronte alla natura e agli eventi, “come una tenda che si dimena nell’aria, mentre in balia delle correnti impotente osserva” e infine la saggezza, con la consapevolezza di se stessi e di un mondo che riserva ancora la luce e la sorpresa per ogni uomo, al di là delle apparenze, dei conformismi e delle abitudini. 


4 - “Fantasia” di Bruno Munari 
“Fantasia” si lascia letteralmente divorare nel giro di poche ore, offrendo conoscenze, spunti riflessivi, insegnamenti pratici e teorici, che hanno la capacità di accendere in ognuno di noi qualcosa di meraviglioso, che spesso, dopo l’infanzia viene a perdersi o affievolirsi: la fantasia e l’immaginazione. Tramite un linguaggio semplice e una lettura scorrevole e interessantissima, il volume si rivela di grande ispirazione, sia nel mentre che a lettura conclusa, come fosse dotato di gusto e retrogusto intellettuali. Come definirei “Fantasia”? Rigenerante, in quanto i discorsi e le tesi proposte dallo stesso, sono ispirativi, approfonditi, esaurienti, ma non esauriti, particolarità – quest’ultima – che mira proprio a sollecitare nel fruitore uno spirito tale da incoraggiare riflessioni più ampie, soprattutto, personali riguardo l’argomento. Sicuramente, lo scopo del saggio di Bruno Munari è quello di divulgare una prospettiva, una filosofia che può solo arricchire su svariati fronti. Tramite lo sperimentare, ricercare continuamente nuove forme d’arte che abbiano la capacità di donare messaggi, esprimere e far provare emozioni, riesce ad aprire gli occhi di coloro che si sentono un po’ alienati, o semplicemente di chi ha perso, in parte o tutto, la facoltà di meravigliarsi, di affascinarsi, di emozionarsi di fronte alla bellezza, alla natura, all’arte, alla cultura, alla vita. 


5 - “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh 
“Il linguaggio segreto dei fiori” racconta la storia di Victoria, una ragazza fragile e insofferente, segnata da un passato fin troppo tormentato. Abbandonata nella culla, sballottata da una famiglia adottiva all’altra, ella non riesce a sentirsi libera, non sopporta il contatto fisico e non è in grado di amare. Pur sola, Victoria trova la forza di andare avanti, grazie a ciò che, nonostante tutto, è riuscita a portarsi dentro dalla vita passata. Una madre adottiva, Elizabeth, le ha lasciato qualcosa: il linguaggio segreto dei fiori. Proprio questa lingua le permette di sopravvivere. Quando le parole non bastano e il corpo è come paralizzato, il linguaggio dei fiori le consente di comunicare, con se stessa e il mondo. I fiori finiscono così per salvarla, le permettono di instaurare dei rapporti con gli altri, fino a offrirle un vero e proprio mestiere. Consiglio il romanzo d’esordio di Vanessa Diffenbaugh perché tramite uno stile pulito, semplice, ma al tempo stesso molto emozionante, viene raccontata – passando attraverso il dolore, la sofferenza – una storia di coraggio, ma soprattutto di speranza e amore.

Sara, grazie mille per averci inviato le tue recensioni!

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E voi, lettori? Quali sono i 5 libri che più vi hanno colpito nelle vostri recenti letture? Inviate le vostre cinque mini-recensioni in un'unica email a hovogliadilibriveri@gmail.com. Vi aspettiamo!
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